Al giorno del ricordo, istituzionalizzato con una legge dello stato, va riconosciuto il merito di fornire un contributo a superare l'oblio sulle dolorose vincende del confine orientale, delle foibe e dell'esodo. Pur nella cornice delle violenze esacrebate dal secondo conflitto mondiale e dalla durezza del fascismo di confine, riconoscere la sofferenza che ha colpito anche tanti italiani può rappresentare un elemento di importanza nella conoscenza della nostra storia, con la logica di conoscere il passato per interpretare il presente ed evitare di ripetere tragici errori in futuro. Negli ultimi anni anche il tema delle memorie ha iniziato a far capolino nel dibattito pubblico, evidenziando come, insieme a quelle italiane, esistano anche memorie di altri popoli che forniscono letture diverse degli episodi e che spingono a uno sforzo di riconciliazione possibile come hanno dimostrato lo scorso anno i presidenti delle repubbliche Italiana e Slovena, che hanno reso omaggio agli infoibati e ai fucilati di Basovizza.