Stefan Cok, storico sloveno di Trieste, e ricercatore operante presso la Biblioteca Nazionale Slovena, è stato il relatore del giorno del ricordo patrocinato dal Comune di Polesella in data 8 febbraio a Rovigo e organizzato dall’associazione Il Fiume, dall’Istituto Polesano per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea e dall’ANPI. L’iniziativa, rientrante nel calendario provinciale coordinato dalla Prefettura, ha visto anche l’intervento introduttivo del sindaco Leonardo Raito, che ha testimoniato la sensibilità della comunità di Polesella per le tematiche del confine orientale, evidenziando l’importanza della legge istitutiva della giornata, per non dimenticare una grande tragedia del novecento ed evitare il ripetersi di episodi così dolorosi. Il professor Cok ha invece fatto un importante excursus sulla storia delle terre istriane, dalla dominazione veneziana allo scontro tra nazionalità, evidenziando anche i punti cardine delle memorie dei popoli, i punti di contatto e di scontro sfociati poi nei conflitti etnici e politici che hanno caratterizzato la regione. Cok si è soffermato sulle foibe, tracciandone le motivazioni ideologiche e etniche e ha poi spiegato l’importanza del lungo percorso di riconciliazione messo in campo dai paesi coinvolti e che ha portato al riconoscimento dei due presidenti della repubblica italiana e slovena che hanno portato omaggio ai due monumenti di Basovizza, riconoscendo le radici culturali delle diverse memorie unite tuttavia dal rifiuto della violenza e delle guerre tra popoli. Molte le domande del pubblico presente che hanno sottolineato la valida relazione dell’oratore apprezzandone oggettività e chiarezza.