Villa Morosini

Sorge sotto l'argine sinistro del Po, a circa un chilometro da Polesella. E' stato fatto il nome per la sua costruzione di Vincenzo Scamozzi.

Data di pubblicazione:
04 Dicembre 2019

Villa Morosini

Sorge sotto l'argine sinistro del Po, a circa un chilometro da Polesella. E' stato fatto il nome per la sua costruzione di Vincenzo Scamozzi.

Alcune strutture murarie all'interno dell'edificio rivelerebbero che esso ha in parte usufruito di elementi anteriori, appartenenti ad una preesistente costruzione quattrocentesca.(1) L'origine cinquecentesca della villa è confermata dal fregio con putti e festoni che ornano il salone del piano nobile. La costruzione è chiaramente visibile nel catastico del 1775, mentre un disegno del 1789 riguardante l'innalzamento degli argini del Po ci mostra la villa con la larga scalinata che costituiva il maggiore elemento scenografico di collegamento con il fiume. Nel 1802 si erigeva il sopralzo che ancora si vede in corrispondenza del timpano e la data è leggibile proprio in un settore d'innesto tra la struttura vecchia e quella nuova. 

Come è avvenuto infatti per la Badoera e per la villa Nani Mocenigo di Canda anche in questo caso la vicinanza di un fiume, in altri tempi vitale, è stata poi causa di una profonda alterazione scenografica dovuta alla crescita degli argini.

La villa fu certamente abitata da Francesco Morosini, detto il Peloponnesiaco, doge di Venezia tra il 1688 e il 1694, e ciò è confermato dalla dedica della cappella eretta nel 1690 in una delle torri angolari, a nord delle mura merlate che cingono la villa, a S. Mauro, in ricordo dell'isola di Leuca presso cui la flotta veneziana da lui comandata aveva ottenuto una vittoria sui Turchi. La chiesetta, attualmente scoperchiata, ha subito gravi danni (si conserva ancora una campana datata 17 novembre 1777).

L'ultima discendente dei Morosini, Elisabetta, andò sposa al generale ungherese Paolo Antonio di Gottemburg da cui ebbe una figlia, Loredana, rimasta nubile, per cui l'eredità alla sua morte, verso la fine dell'Ottocento, passò ai Gottemburg e solo con fatica il comune di Venezia riuscì ad acquistare alcuni cimeli appartenuti a Francesco Morosini e ora conservati al museo Correr.

 

Villa Morosini

Ultimo aggiornamento

Martedi 28 Novembre 2023